A chi non è capitato, spesso grazie anche alla compilazione automatica dell’indirizzo, di inviare un’e-mail al destinatario sbagliato?

Come ci si deve comportare e cosa prevede la normativa privacy?

Breve ripasso sul Data Breach

Come oramai tutti sappiamo, data breach è qualunque violazione di sicurezza che comporta (accidentalmente o in modo illecito) la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati.

Una violazione dei dati personali può compromettere la riservatezza, l’integrità o la disponibilità di tali dati.

Qualche esempio di data breach:

  • l’accesso o l’acquisizione dei dati da parte di terzi non autorizzati;
  • il furto o la perdita di dispositivi informatici contenenti dati personali;
  • la deliberata alterazione di dati personali;
  • l’impossibilità di accedere ai dati per cause accidentali o per attacchi esterni (virus, malware, ecc.);
  • la perdita o la distruzione di dati personali a causa di incidenti, eventi avversi, incendi o altre calamità;
  • la divulgazione non autorizzata dei dati personali.

L’invio di un’e-mail al destinatario sbagliato è un data breach? Non sempre.

Nel caso in cui:

  • nel testo dell’e-mail (o in un suo allegato) dovessero essere presenti dei dati personali (informazioni relative a persone fisiche individuate o individuabili); e
  • il destinatario dell’e-mail non dovesse essere autorizzato ad accedere a tali dati,

allora ci troviamo in presenza di un data breach.

La tempistica è fondamentale!

Dopo la scoperta di una violazione dei dati personali, la tua Organizzazione dovrà:

  1. indagare sull’evento e decidere se si è trattato effettivamente di un data breach;
  2. definire la portata e l’impatto della violazione sui diritti e le libertà delle persone fisiche coinvolte (Interessati) e
  3. decidere se, oltre a notificare il data breach all’autorità competente (Garante per la protezione dei dati personali), effettuare tale notifica anche a tutti gli Interessati coinvolti (nei casi più gravi).

Tutto questo deve avvenire

entro 72 ore dalla scoperta del data breach!

Scopri il servizio di adeguamento GDPR PrivacyUP

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